Che cos’è la Membrana Cellulare Plasmatica
Come abbiamo già premesso, una delle caratteristiche fondamentali delle cellule eucariotiche, è la presenza di divisioni della materia al suo interno grazie all’ausilio delle membrane.
Queste divisioni, creano scompartimenti a sé stanti, che permettono la formazione di complessi membranosi o di organuli.
Di conseguenza ci sono più tipologie di membrane all’interno di una cellula, tutte essenziali per la vita.
Ciò nonostante, la principale membrana contenuta nelle cellule vegetali è sicuramente la membrana plasmatica o in termine specifico il plasmalemma.
Se invece sei interessato solo al modello a mosaico fluido è possibile leggere l’articolo ad esso riferito.
Indice
Plasmalemma
Il Plasmalemma è quella membrana che circonda e racchiude tutta la cellula.
è situato subito all’interno della parete cellulare, e da ciò spesso nasce un errore teorico molto banale.
Nei libri, molto spesso non viene descritto in modo accurato che una cellula vegetale ha sia una membrana plasmatica che una parete cellulare.
Infatti spesso vengono confuse, come se nelle cellule animali ci sia la membrana plasmatica, mentre nelle cellule vegetali, essa si trasforma in parete cellulare.
Sono due cose ben distinte, dove nella cellula vegetale sono entrambi presenti.
Membrane e Sistemi Membranosi
Oltre alla Membrana citoplasmatica, sussistono un ampia tipologia di differenti membrane, di dimensioni minori ma allo stesso tempo sempre importanti e fondamentali.
Infatti, ogni organulo è ricoperto e racchiuso anch’esso da una membrana.
Il nucleo, i plastidi (che possono essere cloroplasti, leucoplasti, cromoplasti), i mitocondri, e il vacuolo stesso possiedono una o più membrane; (le approfondiremo in futuro)
Ma non esistono solo membrane che delimitano degli organuli, ma anche membrane che formano letteralmente degli organuli, detti in termini specifici complessi membranosi.
Fra queste tipologie, ricadono il reticolo endoplasmatico e l’apparato di golgi; ma parzialmente anche i cloroplasti e mitocondri, visto che le loro funzioni derivano prevalentemente dalle loro membrane strutturali e dai loro ripiegamenti o invaginazioni.
Da un punto di vista della biogenesi, ogni cellula non forma ex novo le membrane, ma le eredita in parte durante la riproduzione cellulare, e da quella base ne potrà creare delle nuove.
è banale dire che ovviamente, ove una membrana sia danneggiata, l’organulo o la cellula stessa perderà la propria funzione, andando cosi incontro alla morte.
Componenti della Membrana Plasmatica
Da un punto di vista chimico, la membrana plasmatica è costituita prevalentemente da molecole lipidiche e proteiche.
(Ricordando che il termine lipidi significa grasso)
Nello specifico però, si andrà a notare che le membrane sono prevalentemente costituite da un mix di lipidi e di proteine unite a carboidrati, ovvero da glicoproteine.
I lipidi li ritroviamo sotto la forma di un doppio strato polare, e confronto a quanto si pensa, non è formato solo da fosfolipidi (lipidi + fosfato), ma anche da glucocerebrosidi, galattosilgliceridi e steroli.
Fosfolipidi
Sicuramente i fosfolipidi sono i più presenti e anche i più conosciuti, caratterizzati dalla classica forma di testa polare con due code apolari di origine idrocarburica (ovvero caratterizzate da lunghe catene di carbonio).
Queste due code sono a tutti gli effetti degli acidi grassi, con struttura di 14-24 atomi di carbonio in successione; ( da qui il termine coda)
Dove almeno una delle due code, deve possedere uno o più doppi legami di tipologia cis.
Cis e Trans
Con tipologia cis si intende che i gruppi laterali devono stare dallo stesso lato geometrico.
Con tipologia trans, si intende che se ci sono due gruppi laterali su un composto, uno sarà “sopra” e uno sarà “sotto”.
La distinzione cis e trans è importante, perché due composti con identica formula chimica, possono avere dei gruppi laterali in posizioni differenti.
(un po come su un tubo metallico mettiamo due calamite, possiamo metterle entrambe sopra, o una sopra e una sotto; da un punto di vista biologico, queste distinzioni caratterizzano diverse funzioni delle molecole)
Questi doppi legami su almeno una coda del fosfolipide, danno la capacità al composto di creare il doppio strato lipidico.
Dalla formazione del doppio strato fosfolipidico, si vanno a creare due zone, uno idrofilo e uno idrofobico.
Idrofilo = affine all’acqua
Idrofobico = non affine all’acqua
Infatti durante l’assemblaggio della doppia catena fosfolipidica, le code idrofobiche si mettono a contatto tra di loro, in modo da difendersi dalle molecole d’acqua.
Le teste Idrofile invece, prendono contatto esterno, potendo cosi comunicare con l’acqua.
Grazie a queste caratteristiche chimiche, i fosfolipidi riescono a unirsi in modo naturale, senza utilizzare molte energie, in questo modo acquistano anche la capacità di creare compartimenti.
Per di più, essendo una membrana caratterizzata da interazioni chimiche senza legami forti, ha la caratteristica di muoversi e di cambiare la propria forma, senza rompersi.
In pratica si può definire che la membrana non è fisicamente statica, ma malleabile; può muoversi, slittare, ruotare, ondeggiare.
Le proteine di membrana verranno trattate nel prossimo articolo; ad oggi ritrovabile sotto a questo link.