Perché Il vino fa ingrassare? Fa bene o male?
Il vino fa male o bene? Onestamente questo è un argomento complesso da affrontare, per due motivi:
- 1) l’alto numero di sostanze presenti nel vino, alcune molto benefiche ed altre molto dannose; quindi bisognerà valutare l’impatto complessivo di questi composti.
- 2) per la considerazione sociale del vino in un paese come l’italia; grande consumatore e primo produttore nel mondo di questa bevanda.
Ognuno ha la propria opinione sul vino: c’è chi è convinto che in dosi moderate sia salutare, chi invece conscio dei suoi effetti negativi sul corpo, lo beve senza ostentare determinate proprietà salutistiche.
Quindi fin da subito chiariamo che questo articolo tratta in modo ponderato le vere proprietà del vino, senza voler essere un modo per demonizzare questa bevanda; che può essere bevuta tranquillamente senza però sostenere che faccia bene e che sia un qualcosa di salutare.
Infatti c’è chi sostiene che il vino faccia bene per la sua alta presenza di sostanze benefiche quali le vitamine, i sali minerali, gli acidi organici e molte altre sostanze con nomi strani ed a molti più che ignoti.
Quindi oggi proverò a portare un riassunto di tutte quelle sostanze presenti nel vino, per verificare se nel suo complesso faccia più bene o male.
Indice
- Il vino fa bene o male?
- Da cosa dipendono le sostanze benefiche nel vino?
- C’è vino e vino
- Quali sostanze benefiche troviamo nel vino
- Il resveratrolo rende il vino sano?
- Ma il vino possiede anche i tannini
- Differenze vino bianco e rosso
- I vini invecchiati
- Cosa sono i solfiti
- Ma il vino non riduce il colesterolo nel sangue?
- Il vino è fonte di ferro
- Il vino è fonte di serotonina e melatonina
- Il vino fa ingrassare
- Conclusioni
Il vino fa male o bene?
Personalmente sono una di quelle persone che apprezza il vino (più il bianco che il rosso) e spesso mi capita di leggere delle notizie, articoli, riguardanti le proprietà portentose del vino o sulle sue funzioni dannose per il nostro corpo.
A primo impatto una persona tende a fare questo ragionamento: se il vino fa male, non possono esserci cosi tante ricerche sui suoi effetti positivi!
E infatti all’interno del vino si possono trovare un numero incredibilmente alto di sostanze benefiche, da semplici vitamine, a sostanze antitumorali.
Il problema, è che nel vino c’è un mix di sostanze altamente benefiche e di altre altamente tossiche; la cosa più importante è capire se nel suo complesso, ci siano più effetti positivi o negativi.
Da cosa dipendono le sostanze benefiche nel vino?
Un concetto molto importante da dire fin da subito, è che ogni vino ha la sua composizione diversa di sostanze benefiche.
Le proprietà del vino infatti dipendono da moltissimi fattori:
- Il metodo di produzione e i suoi macchinari.
- Quali parti dell’uva sono utilizzate.
- Quali tipologie di uve sono usate.
- Il terreno col quale sono cresciuti i vitigni.
- La quantità di luce che hanno preso durante la loro vita; questo fattore è condizionato anche dalla quantità di giornate di sole, nuvole, nebbia, pioggia.
- La composizione dell’aria.
- Quanto l’uva è maturata .
- Come l’uva è conservata.
- L’annata dell’uva.
- L’età del vitigno.
- Quanto è invecchiato.
Ognuno di questi fattori è incredibilmente variabile, e ciò comporta a una varietà di vini diversi con proprietà infinite.
Infatti anche prendendo una stessa marca di vino, ci saranno incredibili differenze fra annata e annata; ma anche semplicemente da vino a vino, per colpa della diversa conservazione lungo l’intera filiera.
C’è vino e vino
Come importante considerazione, dovremmo prendere coscienza di cosa andiamo realmente a bere.
Pretendere di discutere sulle proprietà benefiche di un vino, sorseggiandone uno da 4 euro a bottiglia, ci deve far ragionare sul fatto che di benefico c’è ben poco.
Il costo del vino dipende si dal gusto, ma soprattutto da tutte quelle caratteristiche salutari che, dalla raccolta delle uve, alla sua lavorazione, andranno a portare maggiori benefici rispetto a un vino da discount.
Il buonsenso dovrebbe farci puntare sulla qualità invece che sulla quantità; considerando che la dose giornaliera raccomandata di vino è di 120 ml.
Quali sostanze benefiche troviamo nel vino
Fra tutte le tipologie di vino, andrebbe sempre prediletto il consumo di vino rosso.
Perché aiuta in vari modi il metabolismo, agisce come fonte di antiossidanti e fornisce molti nutrienti utili al nostro corpo.
Infatti il vino rosso contiene spesso una quantità maggiore di:
- Resveratrolo; un composto fenolico antiossidante.
- Epicatechina; un flavonoide antiossidante.
- Guercitina; un flavonoide antiossidante.
- Antociani; un flavonoide antiossidante.
- Tannini; composti polifenolico antiossidanti.
- Saponine, glicosidi terpenici.
- Acido gallico, ellargico, ferulico, malico, tartarico, citrico.
- Vitamina B-1, B-2, B-6, A, C, E.
- Serotonina; ormone della felicità.
- Melatonina; ormone del sonno-veglia.
- Molti sali minerali.
Dall’interno dell’uva derivano le vitamine B-1, B-2, B-6, A, C, E, i sali minerali, ferro, rame, zinco, magnesio, potassio, ferro, sodio e gli acidi organici quali l’acido malico, tartarico, citrico; che poi ritroveremo in grandi quantità nel vino.
Proprio grazie a questo elevato numero di componenti, è possibile trovare molti articoli dove si parla dei benefici del vino; in quanto singolarmente queste sostanze sono più che benefiche.
Per esempio: l’acido tartarico, estratto dalla polpa dell’uva, ha proprietà antitumorali specifiche per il tumore alla prostata; ma di sicuro ciò non rende il vino un alimento salutare per i malati di tumore alla prostata.
Nella buccia dell’uva invece ritroviamo i numerosi composti fenolici, sostanze vegetali con proprietà benefiche per il corpo umano, sono antiossidanti con funzioni anti età e anti tumorali.
Una cosa interessante da dire, è che i polifenoli sono più forti e attivi se il vino viene invecchiato in botti di legno impregnate dai precedenti utilizzi.
Fra tutti i polifenoli presenti nel vino rosso, il resveratrolo è quello più conosciuto; è presente nella buccia dell’uva e ha un’azione antitumorale scientificamente accertata e anche una elevata attività antinfiammatoria.
Il resveratrolo rende il vino sano?
Il resveratrolo è un composto fenolico della famiglia dei flavonoidi; sono sostanze vegetali presenti in tutte le piante in concentrazioni e tipologie diverse.
Nelle piante hanno varie funzioni, come quella di dare il colore ai frutti; ma nel corpo umano hanno importanti funzioni antiossidanti.
Infatti, il resveratrolo, ha anche la capacità di rallentare i processi dell’invecchiamento della pelle, dalla perdita di elasticità dei tessuti, alla comparsa delle rughe.
Nel caso delle donne, è molto importante per la sua attività anti osteoporosi, ed estrogenica, utile nel periodo di menopausa.
Tutte queste proprietà benefiche, per quanto riconosciute scientificamente, crollano nel momento in cui si va a verificare le quantità di sostanza in peso specifico.
In un litro di vino rosso, il resveratrolo presente è solo 0,001-0,004 grammi per litro. (1-4 microgrammi)
Per una buona protezione dalle malattie, è raccomandata l’assunzione di 0,250-0,300 grammi al giorno. (250-300 microgrammi)
Di conseguenza dovremmo bere mediamente dalle 70 alle 250 bottiglie di vino, per poter vantare dei suoi effetti benefici, un qualcosa di assolutamente assurdo e fuori da ogni concezione umana.
Questo è un esempio più che concreto, che dovrebbe far riflettere, quando sosteniamo che il vino sia ricco di sostanze benefiche e che la sua assunzione sia più che salutare.
Anche se contiene sostanze salutari, la loro quantità irrisoria non comporterà a nessun effetto benefico per chi lo consuma.
Ma il vino possiede anche i tannini
è vero che il vino non contiene solo resveratrolo, per esempio è anche una fonte di tannini.
I tannini sono composti polifenolici dal quale deriva la colorazione rossa del vino.
Sono antiossidanti, che influenzano i livelli di colesterolo, migliorando il livello della sua frazione buona, il famoso colesterolo HDL.
Oltre che ad influenzare i livelli di colesterolo, i tannini proteggono anche le membrane cellulari, annullando i radicali liberi che incontrano, proteggendo cosi il DNA; confronto alle vitamine A,C,E hanno un effetto più forte di circa venti volte.
Un ulteriore effetto dei tannini è quello di conservare il vino, aumentando la durata della sua vita; questo fattore è molto importante, perché come vedremo dopo, in assenza di questi composti sarà necessario addizionare il vino per impedire l’irrancidimento.
Da un punto di vita organolettico, riconosciamo facilmente i tannini, perché sono i responsabili di quel sensore di astringente, che possiede il vino.
Quindi più un vino avrà un gusto astringente e più tannini possiederà al suo interno.
Anche in questo caso però, i tannini del vino sono presenti in quantità ridotte per avere un effetto benefico sul corpo; soprattutto considerando che è possibile introdurre tannini nel nostro corpo con molte altre sostanze, che non possiedono gli effetti collaterali dell’alcol, come per esempio il caffè.
Questo discorso vale anche per le antociani, infatti sono presenti in quasi tutti i frutti, dalla colorazione blu, rossa, violetta, come per esempio l’acai.
Differenze vino bianco e rosso
Ovviamente non ci soffermeremo sulle differenze dei processi di produzione, ma tratteremo il tutto sempre da un punto di vista nutrizionale.
La prima differenza del vino bianco, è quella di non contenere affatto i tannini, ciò accade per l’assenza dell’involucro dell’uva, fonte stessa del tannino.
Di conseguenza la varietà bianca del vino, avrà una minore componente di antiossidanti naturali, e la metà della presenza di saponine al suo interno.
Questo fattore è molto importante, nel fatto che per compensare a questa carenza naturale, il vino bianco verrà addizionato in modo industriale con sostanze stabilizzanti quali i solfiti; sostanze dannose per il nostro corpo.
Un altro punto non a favore del vino bianco è la quantità dei polifenoli presenti al suo interno; per un litro troveremo solo 60-400 mg, confronto ai 800-3700 del vino rosso.
Il vino bianco, anche se carente di resveratrolo e tannini, possiede due elementi benefici: l’idrossitirosolo e il tirosolo; due sostanze con un effetto cardiaco protettivo più potente di quello resveratrolo stesso.
Dato il suo processo di lavorazione, sono presenti in alte concentrazione gli antiossidanti della polpa dell’uva, quali gli acidi idrossicinnamici, dei polifenoli ad azione antitumorale; antiossidanti che ritroveremo anche nell’uva stessa, come in molti altri alimenti.
I vini invecchiati
Nei vini come il passito, sono presenti altre sostanze benefiche, prodotti dall’uva esposta ad essiccamento.
Questi composti sono i beta glucani, con funzione immunostimolante e antitumorale, prodotti nel processo di fermentazione.
Anch’essi sfortunatamente in quantità insufficienti per avere una rilevanza medica.
Cosa sono i solfiti
Non possiamo parlare di vino se non parliamo anche dei suoi additivi, i più famosi sono i solfiti.
I solfiti sono degli additivi chimici che migliorano la capacità di conservazione del vino; anche se tossici, sono obbligatori per legge in vari casi, in quanto il vino non può letteralmente marcire mentre rimane sugli scaffali in vendita.
Sono i responsabili del tipico mal di testa che si verifica dopo l’assunzione di alcol; infatti per evitare questo fenomeno, o semplicemente ridurlo, è consigliabile la scelta del vino rosso a discapito di quello bianco.
La presenza di molti antiossidanti naturali nel vino rosso, dona forte una forte capacità di conservazione naturale.
Per questo motivo i solfiti presenti in questa tipologia di vino saranno sempre inferiori alle quantità presenti nel vino bianco.
Infatti, alcuni stati hanno imposto delle leggi sui solfiti per importare o esportare i vini, se il vino non contiene solfiti, non potrà essere esportato o importato in molti paesi.
Un altra nota curiosa è che negli alimenti non sono permessi i solfiti, però è permesso usare nella preparazione industriale il vino negli ingredienti, introducendo cosi lo stesso i solfiti. (questo escamotage si chiama solfitazione degli alimenti)
Infine c’è anche da dire, che i solfiti per legge, devo essere dichiarati soltanto quando vengono utilizzati sopra un certo dosaggio, di conseguenza una bottiglia di vino che non possiede la scritta “contiene solfiti” non garantisce la loro assenza.
Ma il vino non riduce il colesterolo nel sangue?
Si, all’interno del vino, la combinazione fra il resvetriolo, l’epicatechina e la quercitina, in concomitanza con gli acidi ellagico, ferulico, riducono i livelli di colesterolo nel sangue.
Però, questo effetto positivo, è fortemente contrastato da tutta quell’ampia gamma di danni che causa l’alcol al corpo.
Se una sostanza qualsiasi apporta 10 benefici, ma ne causa 20 equiparabili, non potrà mai essere dichiarata salutare; perché l’importante è solo l’effetto complessivo finale.
Il vino è fonte di ferro
Il vino non è solo fonte di ferro, ma è anche fonte di molti altri minerali:
- Ferro
- Rame
- Zinco
- Magnesio
- Potassio
- Ferro
- Sodio
Sfortunatamente anche se possiede alcuni minerali, non è possibile considerare il vino una buona fonte di sali minerali, in quanto le loro quantità sono molto modeste.
Proviamo a fare l’esempio sul ferro, ricordando che è possibile farlo su ogni minerale presente nella bevanda.
Il ferro contenuto in un bicchiere di vino da 120 ml è solo di 0,42 mg; mentre 100 grammi di cacao amaro ne possiede ben 17 mg.
Come è possibile vedere da questo esempio, anche se il vino è fonte di minerali, la rilevanza nutrizionale è alquanto minima.
Il vino è fonte di serotonina e melatonina
Anche in questi casi, non ci sono risvolti scientificamente positivi.
Al vino, a volte, viene attribuita una azione regolatrice sul ritmo sonno-veglia, in quanto l’uva possiede una quantità di melatonina, l’ormone del sonno.
è strano però, come non si parli mai della melatonina contenuta direttamente nella frutta, in quantità sempre maggiore a quella del vino.
Identico è il caso della serotonina, l’ormone della felicità, presente anch’esso in quantità non rilevanti.
Da un punto di vista indipendente, questi argomenti, sembrano più delle trovate di marketing, che delle interessanti informazioni nutrizionali.
Il vino fa ingrassare
Tralasciamo tutti gli eventuali danni conosciuti dell’alcol e soffermiamoci esclusivamente sulle nostre linee.
Il vino fa ingrassare, molto più di quello che pensiamo!
A prima vista, l’idea di non trovare una tabella nutrizionale in etichetta inganna, se fosse presente il quantitativo di calorie, in molti eviterebbero questa bevanda.
Infatti anche se non tutti lo sanno, l’alcol è uno zucchero, e come tale ci fa ingrassare.
Per capire quante calorie ha il nostro amato vino, basta fare un semplice calcolo:
- 100 grammi di alcol possiedono ben 700 calorie;
- Un vino con il 14% di gradi, vuol dire che per ogni 100 ml ritroveremo 14 grammi di alcol;
- Quindi in una bottiglia da 0,75 cl, con il 14% di gradi, significa che al suo interno troveremo 14 x 7.5 grammi di alcol, per un totale di 105 grammi di alcol;
- 105 grammi di alcol, sono 705 calorie!
Quindi ogni volta che ci ritroviamo a bere una bottiglia di vino, andiamo a ingerire un numero di calorie abbastanza alto, dalle 600 alle 800 mediamente.
Un numero altissimo di calorie inutili per il nostro corpo; lascio a voi il pensiero di quante calorie ci siano nei super alcolici.
Conclusioni
Da un punto di vista prettamente nutrizionale, tutte le componenti benefiche del vino, sono completamente annullate dai danni diretti che causa l’alcol sul nostro corpo.
L’alcol è considerato un vero e proprio veleno dal nostro organismo, tanto dannoso che abbiamo ben 3 vie specifiche per neutralizzarlo ed eliminarlo dal nostro organismo.
Personalmente penso che il vino possa essere consumato in piccole dosi senza creare grandi effetti negativi; l’errore di fondo, secondo il mio parere, è di cercare in ogni modo di renderlo agli occhi del consumatore una sostanza salutare, quale non è.
Infatti l’intento di questo discorso, non è quello di demonizzare il vino, anche se altamente sconsigliato come tutti gli alcolici, ma di dimostrare che non è assolutamente una sostanza salutare.
Quindi beviamo vino, in modo responsabile, senza ostentare che ci faccia bene!