Perché ho l’Alito Cattivo in Chetosi





Ci siamo appena approcciati a questa dieta metabolica, per cercare di perdere peso in modo semplice e veloce; ci hanno informato delle difficoltà alimentare, dei pochi alimenti concessi, e del forte stress che implica il seguire una dieta chetogenica.

Dopo vari giorni, iniziamo a vedere i primi effetti, ma in contemporanea iniziamo a sentire un gusto particolare, quasi sgradevole nella nostra bocca; pensiamo banalmente che abbiamo tralasciato l’igiene dentale in questo periodo, cosi corriamo in bagno e ci laviamo i denti per cercare sollievo.

Pochi minuti dopo, però il problema ritorna, ed iniziamo a pensare che è colpa di ciò che mangiamo; proviamo a cambiare alimenti, ma l’unico nostro pensiero è quello di avere costantemente un alito sgradevole, come mai?

Se anche a te è successa una cosa del genere, stai tranquillo! è uno dei più comuni effetti della dieta chetogenica.




Indice

 

Perché ho l’alito cattivo in chetosi

Questa domanda è sicuramente una delle più comuni nel mondo della chetosi.

Dobbiamo abituarci a questo alito zuccherino non gradevole, perché ci assisterà come un fedele compagno, per tutta la durata della dieta.

Il ciò, si verifica per motivazioni prettamente metaboliche, che la biochimica ci illustra in maniera fedele.

Quando inizia un regime chetonico, il nostro corpo inizia a prendere dei residui dei grassi chiamati acetil-coa.

Questi acetil-coa, andranno ad essere la base per la creazione dei famosi corpi chetonici.

Nel momento in cui questo processo viene eseguito, si ottiene inizialmente un singolo corpo chetonico: l’acetoacetone.

L’aceto acetone, è il composto chetonico base, dal quale verranno creati gli altri 2: il betaidrossibutirrato e l’acetone.

Mentre il primo, dei composti dal nome cosi complesso in apparenza, va nelle vie metaboliche per la creazione d’energia; il secondo è ciò che ci reca questo fastidioso effetto collaterale.

Il tutto avviene, perché a partire dall’acetoacetato, si verifica una decarbossilazione spontanea; ovvero una naturale reazione chimica, dove il composto va a perdere una molecola di anidride carbonica.

Cosi, il nostro carissimo acetone, si viene a formare; regalandoci incubi di imbarazzo costante, grazie al suo fantastico odore.




Ma perché proprio nell’alito?

Da un punto di vista biochimico, i corpi chetonici sono in grado di andare dove più preferiscono.

Si muovono attraverso le membrane cellulari, le membrane mitocondriali, riescono persino a passare la membrana ematoencefalica e le membrane generali del sistema nervoso centrale.

Sfortunatamente però, il nostro caro amico acetone, ha una caratteristica che gli altri due corpi chetonici non hanno: è volatile.

Essendo di caratteristica volatile, inizia subito il suo percorso nel sangue, per arrivare al sistema respiratorio, dove in semplici passaggi verrà rilasciato.

Di conseguenza, è completamente impossibile non percepire questo cambiamento a livello dell’alito.

In maniera costante, stiamo andando ad esalare acetone.

Dopo una lieve riflessione, e magari un leggero disgusto, non dobbiamo farci prendere dal panico, perché in fin dei conti è una cosa positiva.

L’esalazione di acetone, indica un regime metabolico chetonico, di conseguenza la dieta chetogenica che stiamo attuando, sta funzionando; almeno dal punto di vista biochimico.

Ciò che può farci riflettere, è che i corpi chetonici servono per creare energia, ovvero calorie.

Avendone una parte, che viene esalata spontaneamente, possiamo paradossalmente pensare che stiamo esalando calorie a tutti gli effetti.

Questo banale ragionamento, può aiutarci a convivere con l’alito pesante, immaginandoci, che ad ogni respiro, buttiamo fuori tante calorie.




Lo smaltimento dei chetoni avviene solo dall’alito?

Assolutamente no, perché gli altri due corpi chetonici non sono assolutamente volatili; di conseguenza continueranno i propri processi metabolici per poi essere secreti prevalentemente tramite le urine.

Anche perché, se fossero tutti volatili, nessuno potrebbe andare nei tessuti per andare a creare energia grazie al ciclo di krebs, e quindi queste reazioni chimiche non avrebbero senso di esistere; in quanto tutto ha un senso a livello biochimico.

A volte, si consiglia di ingerire bevande come la coca cola, per ridurre questo disagio.

Il motivo è semplice, la coca cola contiene citrato, che è il primo composto per far partire il ciclo di krebs, dove i chetoni vengono utilizzati.

Però è anche vero, che questo espediente viene attuato spesso nei casi infantili, dove possono avvenire delle chetosi spontanee.

Questo ragionamento ovviamente non vale per una dieta chetogenica indotta, che non subirà alterazioni con un consumo moderato di citrato.

Se sei interessato alle domande più comuni sulla chetogenica, ti lascio questo articolo, dove ne tratto ben 29.

In ogni caso, rammentiamo che la dieta chetogenica è un regime metabolico potente, se fatto in maniera sregolata e fai-da-te può indurre in effetti estremamente negativi; facciamoci sempre seguire da uno specialista.



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